Fotovoltaico con accumulo: perché conviene?

Tra i motivi che spingono tante persone a passare all’energia pulita, in particolare al fotovoltaico, vi è sicuramente il risparmio in bolletta, come afferma anche questo articolo di tvita.it.

 Ma anche l’impatto sull’ambiente fa la sua parte.

Del resto, l’Unione Europea ha stabilito un obiettivo molto ambizioso: ridurre del 55% le emissioni di gas serra entro il 2030.

Di fronte a simili premesse, la corsa al fotovoltaico sembra la cosa più utile da fare, soprattutto se si può contare su detrazioni e agevolazioni fiscali previste dallo Stato.

Tuttavia, come suggerisce questo articolo, che ti consigliamo di leggere, andare alla cieca, spinti dall’urgenza e dalla paura di restare fuori, non è la soluzione migliore: occorrono sempre una sapiente progettazione e una certa consapevolezza, sia da parte delle imprese, che da parte dei privati.

La prima regola, dunque, è informarsi adeguatamente, per essere sicuri di trovare la soluzione giusta, che coniughi efficienza energetica e risparmio ambientale.

Per questo, ti invitiamo a leggere attentamente i paragrafi seguenti, dove troverai informazioni semplici ed esaustive sui vantaggi del fotovoltaico con accumulo: una soluzione che ti garantisce il massimo dell’indipendenza energetica, permettendoti di risparmiare in bolletta e ridurre notevolmente il tuo impatto ambientale.

Accumulo o non accumulo? Questo è il dilemma!

Partiamo da un semplice principio: se installi un impianto fotovoltaico, ottieni un autoconsumo che non supera il 30-35%.

Questo perché, l’energia prodotta dall’impianto va consumata al momento della produzione, ossia durante le ore diurne.

L’energia non utilizzata ritorna in rete e puoi usufruirne nuovamente, attraverso meccanismi come lo Scambio sul Posto, che ti invitiamo ad approfondire leggendo questa pagina del GSE.

Con questo sistema di incentivo, l’energia che non utilizzi viene “conservata virtualmente” dalla rete nazionale, che te la restituisce al bisogno, sottraendo dai tuoi costi in bolletta i kWh che hai dato alla rete.

Un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo ti consente di raggiungere il massimo dell’autoconsumo: pensa che puoi addirittura superare il 70%.

Che cos’è un sistema di accumulo per il fotovoltaico

Un sistema di accumulo per il fotovoltaico è un dispositivo che consente di immagazzinare l’energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico per un uso futuro.

Si tratta di sistemi progettati appositamente per affrontare il problema dell’intermittenza dell’energia solare, consentendo agli utenti di utilizzare l’elettricità anche quando il sole non c’è.

Come funziona un sistema di accumulo

I pannelli fotovoltaici convertono l’energia solare in elettricità continua quando il sole è attivo.

Se vuoi approfondire l’argomento, che è davvero molto affascinante, leggi questa pagina di Wikipedia, dedicata all’effetto fotovoltaico.

Dopo che l’inverter ha svolto la sua funzione, trasformando la corrente continua in corrente alternata, utilizzabile da gran parte dei dispositivi domestici, una parte dell’elettricità prodotta viene utilizzata istantaneamente per soddisfare le esigenze energetiche dell’edificio.

L’elettricità in eccesso, che non viene utilizzata immediatamente, viene indirizzata verso una batteria di accumulo, che la conserva per utilizzarla durante la notte o in giornate nuvolose, quando il sole è assente.

Durante i periodi di abbondante irraggiamento solare, la batteria si ricarica nuovamente per prepararsi a eventuali periodi di bassa produzione solare.

Come si sceglie un accumulatore per l’impianto fotovoltaico

Tutto dipende dalle tue esigenze energetiche.

Abbiamo già detto che una parte dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico viene utilizzata durante il giorno. Ora resta da capire quanta energia utilizzi di giorno e quanta, invece, nelle ore serali.

Volendo fare un calcolo molto generico, stimiamo che una famiglia media spenda il 50% del proprio fabbisogno energetico durante il giorno e il restante 50% durante la notte.

Considerando che il fabbisogno di elettricità di una famiglia media di 4 persone si aggira intorno a un range che va dagli 8 ai 9,5 kWh giornalieri, diremo che il consumo notturno è di circa 5 kWh al giorno.

Di conseguenza, a questa famiglia occorrerà una batteria di accumulo con una capacità di stoccaggio di circa 5 kWh.

Quale batteria di accumulo scegliere

Esistono in commercio diverse tipologie di batterie di accumulo: la scelta, come sempre, dipende dalle esigenze specifiche del consumatore.

Le batterie al piombo e le batterie al piombo/gel, simili a quelle presenti nelle automobili, sono spesso scelte con un’efficienza del 50%.

Ad esempio, per soddisfare un fabbisogno serale di 4,5 kWh, si potrebbe optare per un accumulo di 9 kWh, considerando che il sistema trattiene circa il 50% dell’energia nel ciclo di carica-scarica per evitare danni.

D’altro canto, le batterie al litio, simili a quelle presenti negli apparecchi elettrici, offrono un’efficienza maggiore, che raggiunge l’80%.

Quindi, se dovessi coprire un fabbisogno di 4,5 kWh, potresti scegliere un accumulo di circa 5,7 kWh.

La maggiore efficienza comporta un costo iniziale più elevato, ma le batterie al litio garantiscono una durata superiore, con una media di 10-12 anni di funzionamento, rispetto a quelle al piombo/gel e ai 2-3 anni di quelle al piombo.

Quanto costa un sistema di accumulo per l’impianto fotovoltaico?

Il costo del sistema di accumulo fotovoltaico dipende dalla capienza delle batterie e, come appena detto, dal tipo di batteria scelto.

 

Generalmente si parte da circa 3.000 € per batterie da 3 kW fino a oltre 16.000€ per batterie da 15 kWh.

 

Considera che la capacità della batteria dipende dalla potenza dell’impianto.

Ad esempio, per un impianto fotovoltaico da 3 kWp ti occorrerà una batteria da 5 kWh, per uno da 6 kWp avrai bisogno di una batteria dai 10 ai 14 kWh di capacità, e così via.

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