Tipologie, usi e tendenze dell’imballaggio

L’imballaggio ha un ruolo cruciale in diversi settori proprio perché garantisce la protezione, il trasporto e la conservazione dei prodotti. Il commercio è in continuo sviluppo e anche le esigenze logistiche, ciò ha comportato una differenziazione dei vari tipi di imballaggio per adattarsi alle specifiche necessità del mercato. Analizziamo le principali categorie dell’imballaggio insieme alle loro funzioni e alle modalità in cui stanno rivoluzionando il settore.

Imballaggio primario, secondario e terziario

L’imballaggio primario è il primo strato di confezionamento e che entra a diretto contatto con il prodotto e lo protegge garantendone l’integrità fino al consumo finale. Alcuni esempi di questo tipo di imballaggio sono: le bottiglie e le lattine per le bevande, le vaschette di plastica o il cartone per gli alimenti freschi, io blister per i farmaci e i prodotti elettronici e infine i sacchetti e le confezioni sigillate per gli snack e i surgelati. Tra le varie tendenze notiamo una sviluppo del packaging attivo e intelligente che ha il compito di preservare la freschezza degli alimenti. I materiali biodegradabili e riciclabili invece riscontrano un utilizzo sempre più in crescita. La personalizzazione e i vari design innovativi infine sono sempre più impiegati per migliorare l’esperienza del consumatore.

L’imballaggio secondario racchiude più unità di prodotto per facilitare la distribuzione e la gestione della logistica, raggruppa i prodotti in confezioni di dimensioni grandi portando come conseguenza un miglioramento per il trasporto e la presentazione sugli scaffali. Alcuni esempi di questi possono essere i cartoni ondulati che vengono usati per contenere le lattine  le bottiglie. I fardelli di plastica termoretraibile usati per i pacchi d’acqua e le lattine. infine un’altro esempio possono essere le scatole espositive per i prodotti da banco nei supermercati. In questo settore spicca l’adozione di materiali più leggeri ma resistenti per ridurre i costi di trasporto e lo sviluppo di packaging più sostenibili come i cartoni certificati FSC o la plastica riciclata insieme all’introduzione dei sistemi di apertura facilitata per migliorare la praticità d’uso.

L’imballaggio terziario serve per proteggere grandi quantità di prodotti durante la movimentazione e il trasporto, l’obiettivo è quello di garantire la sicurezza e l’efficacia nella catena di fornitura. Alcuni esempi sono il pallet e le casse di legno o plastica usate per il trasporto di merci, i film estensibili e le reggette per stabilizzare i carichi su pallet e infine i container e le scatole di grandi dimensioni per le spedizioni. Possiamo evidenziare in questa categoria un aumento dell’uso di pallet di plastica riciclata che offre una maggiore durata e l’automatizzazione dei processi di imballaggio con tecnologie smart e l’adozione di etichette RFID e QR code per la tracciabilità in tempo reale.

Materiali e classificazione

La classificazione degli imballaggi può avvenire anche in base ai materiali che presentano ciascuno caratteristiche specifiche che ne determinano l’utilizzo in diversi settori. Gli imballaggi in carta e cartone sono biodegradabili e riciclabili e sono ampiamente utilizzati per i prodotti alimentari e beni di largo consumo, alcuni esempi possono essere le scatole in cartone ondulato, i sacchetti di carta e gli astucci per i cosmetici. Gli imballaggi di plastica invece sono leggeri e possono anche essere rigidi come le bottiglie e i contenitori oppure flessibili come i film e le buste, alcuni esempi sono le bottiglie in PET, gli imballaggi sottovuoto e le pellicole termoretraibili. Gli imballaggi in metallo a loro volta proteggono il prodotto dalla luce e dall’ossigeno e hanno un alta riciclabilità, in particolare per l’alluminio e alcuni esempi possono essere le lattine, i barattoli e i fusti metallici. Infine gli imballaggi in vetro non alterano le proprietà organolettiche dei prodotti e sono riciclabili al 100%, degli esempi sono le bottiglie per il vino, la birra e i vasetti per le conserve e i cosmetici.

Sostenibilità e innovazione

In Italia l’industria dell’imballaggio sta vivendo una fase di forte innovazione grazie all’utilizzo di nuove tecnologie che aumentano l’efficienza e la sostenibilità nei processi produttivi. Nel settore alimentare in particolare, l’automazione ha un ruolo chiave poiché garantisce dei confezionamenti sicuri, rapidi e in conformità con le normative europee. Aziende specializzate come Techno D si distinguono nella produzione di confezionatrici alimentari all’avanguardia e progettate per portare un ottimizzazione nella conservazione dei prodotti e una riduzione degli sprechi  rispondendo alle richieste di un mercato molto esigente. Come alternativa alla plastica tradizionale abbiamo le bioplastiche e i materiali compostabili, inoltre esistono degli imballaggi edibili che sono stati sviluppati con ingredienti naturali per ridurre i rifiuti. Lo smart packaging offre una soluzione per monitorare la freschezza e le condizioni di trasporto tramite dei sensori. Alla base dell’evoluzione dell’imballaggio c’è la necessità di trovare un equilibrio tra funzionalità, sostenibilità e innovazione. L’adozione di imballaggi eco-friendly insieme all’integrazione di nuove tecnologie saranno fattori chiave per il futuro del packaging.