Energie rinnovabili: qual è la situazione in Italia e perché puntare forte sul fotovoltaico?

Il tema energie sostenibili ormai è sempre più all’ordine del giorno. Per il 2030 l’UE ha posto un obiettivo chiaro: ridurre entro questa data del 55% le emissioni di gas a effetto serra. Una sfida molto difficile, ma possibile se si tiene conto che le energie rinnovabili stanno crescendo molto rapidamente e sono destinate a diventare la fonte energetica del nostro globo. Attualmente le energie conosciute e sfruttate sono:

  • fotovoltaica
  • eolica
  • idroelettrica
  • geotermica
  • biomasse

Energia fotovoltaica: applicazioni e consigli

Dalla rielaborazione della fonte solare, per tramite dei pannelli stessi, è possibile fornire energia e altresì installare impianti di climatizzazione estiva e invernale. Attualmente questo tipo di energia green è prodotta in tutta la nazione, anche se al Sud la resa è maggiore rispetto alle centrali del Nord e a dominare in questa speciale classifica c’è la Puglia con ben 55,2 kilowatt per installazione.

Un’altra applicazione della potenza solare è nelle batterie di auto e moto che sono alimentate solo con energia naturale e la cui produzione è sempre più massiccia.

Come ben spiegato, tuttavia, su https://qualityenergy.it/ non bisogna fare una corsa dell’oro verso il fotovoltaico. Servono piuttosto progettazione, analisi, studi di fattibilità e progetti chiari. Sia i privati che le aziende possono sì sfruttare i bonus messi a disposizione dello Stato, ma non devono farsi ingannare dalla prima proposta commerciale disponibile.

Energia eolica: possibili sviluppi

La potenza energetica che arriva dal vento ha dei limiti e non è utilizzabile ovunque. Anche in Italia se ne usa ancora poco rispetto ad altre nazioni e lo si fa soprattutto nelle zone del Sud fra i comuni pugliesi, campani, calabresi, lucani, siciliani e sardi. L’Italia con i suoi 5.000 impianti è piuttosto in arretrato rispetto al resto del continente, ma in futuro si prevede un raddoppio.

Energia idroelettrica: quali regioni dominano

Gli impianti ideali per sfruttare questo tipo di energia sono collocati laddove ci sono terreni in pendenza, come per esempio le zone alpine e quelle appenniniche. Per questo, all’opposto di quella eolica, sono le regioni nordiche a produrne di più. Il Piemonte in primis e a seguire il Trentino, la Lombardia e il Veneto.

Energia geotermica: il primato mondiale italiano

Se in quella eolica siamo carenti, il nostro primato mondiale è tutto concentrato sull’energia geotermica. La regione che meglio produce energia prodotta dal riscaldamento del sottosuolo in forma di vapore è la Toscana, il cui impianto di Lardello è all’avanguardia dal secolo scorso. Ma  la conformazione territoriale non consente di pensare di installare centrali di questo tipo in tutto lo stivale. Stati Uniti e Islanda, tuttavia, hanno replicato sui loro territori proprio impianti di questo tipo e li hanno utilizzati per riscaldare le abitazioni.

Energia dalle biomasse: una fonte ancora da migliorare

Infine, l’ultimo tipo di energia rinnovabile ad oggi nota è quella estratta dalle biomasse. Rielaborando la materia organica delle piante e della fauna è possibile farne del combustibile per le centrali elettriche per tramite del vapore che viene sviluppato e che produce potenza energetica. Sebbene i dati siano incoraggianti, per ora, le sole Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna producono energie provenienti da scarti naturali.

Il futuro delle energie rinnovabili

Tutte le fonti energetiche presentate rappresentano il prossimo avvenire. Il loro inquinamento pari a zero, l’esaurimento dei costi delle energie attuali e il piano europeo e mondiale per salvare il clima portano a pensare che la direzione sia quella giusta. E l’Italia è per ora il terzo produttore di energie sostenibili in Europa. Se gli iter burocratici saranno velocizzati e se si abbasseranno i costi delle centrali rinnovabili, il progetto green sarà completato entro pochi anni.