Metodi di conservazione degli alimenti

Come conservare gli alimenti correttamente: 7 metodi da seguire per preservare gusto e proprietà organolettiche.

L’obbiettivo principale della conservazione degli alimenti consiste nel preservare nel tempo il gusto e i valori nutrizionali del cibo. Saper conservare correttamente il cibo, permette di non fa proliferare batteri, funghi e microorganismi, questi, di fatti, potrebbero portare ad una intossicazione alimentare se ingeriti.

L’uomo sin dal principio si è sempre cimentato nella sperimentazione dei vari metodi di conservazione, e le tecniche maggiormente usate, fanno riferimento alla conservazione sott’olio e nella refrigerazione.

Con il trascorrere del tempo fino ad arrivare ai giorni nostri, i metodi conservazione hanno visto una radicale evoluzione, e in questo articolo ti vogliamo illustrare 7 metodi conservazione efficaci, che ti permetteranno di gustare i tuoi alimenti preferiti senza notare nessun tipo di deteriorazione e di gusto o di valori nutrizionali.

Conservare gli alimenti con la sterilizzazione e inscatolamento

Conservare il cibo con la sterilizzazione è un ottimo metodo per preservare i valori nutrizionali e la organoletticità del cibo. Il metodo di conservazione con sterilizzazione consiste semplicemente nel portare a temperatura elevata (100 gradi) il cibo e lasciarlo “cuocere” per 20 minuti, questo permetterà di uccidere tutti i batteri presenti.

La sterilizzazione è un processo di conservazione alla portata di tutti, questo perché per eseguire questo metodo, non occorro apparecchiature particolari e non richiede investimenti. Sicuramente è un metodo che potrà darti risultati apprezzabili, in fondo è uno dei metodi che i nostri nonni hanno utilizzato nel corso della loro vita.

Metodo2: Pastorizzazione

Anche questa tecnica è molto ben conosciuta ed stata ampiamente utilizzata dai nostri nonni. La pastorizzazione per la conservazione del cibo è un metodo simile alla sterilizzazione, ovvero viene portato l’alimento a una temperatura pari o poco inferiore ai 100 gradi per poi farla raffreddare bruscamente. La temperatura di 100 gradi permetterà di uccidere i microrganismi patogeni, questo metodo di conservazione è indispensabile per mantenere le caratteristiche dell’alimento.

Metodo 3: Disidratazione

La disidratazione o il metodo di essiccazione è una tecnica che viene utilizzata da moltissimi anni. In principio la disidratazione del cibo veniva fatta solo ed esclusivamente con l’ausilio del sole. La disidratazione al sole è una tecnica ancora utilizzata, l’azione del sole permette di estrarre tutta l’acqua dall’alimento in maniera tale che si possa bloccare lo sviluppo di microrganismi.

Fortunatamente ad oggi si può provvedere all’essiccazione grazie ad un forno o più semplicemente con l’utilizzo di un disidratatore alimentare. Sicuramente questo è un metodo che permette di conservare per molto tempo. Gli alimenti che molto spesso vengono utilizzati per la disidratazione, è l’essiccazione della frutta.

Metodo 4: Refrigerazione

Raffreddare gli alimenti permette di rallentare significativamente il metabolismo cellulare del cibo. Ad oggi si può conservare con la refrigerazione grazie all’utilizzo di un frigorifero, ma questa tecnica permette di conservare l’alimento per un tempo minimo, ovviamente la durata della conservazione varia da alimento ad alimento. Generalmente un frigorifero è impostar intorno ai 4 gradi, questi sono sufficienti per prolungare dai 3 ai 7 giorni gli alimenti.

Metodo 5: Congelamento

Questa tecnica potrebbe essere confusa con il metodo di refrigerazione, ma la refrigerazione come abbiamo letto prima, rallenta il metabolismo, mentre il congelamento permette di congelare l’acqua contenuta nel cibo. Il congelamento permette di conservare gli alimenti per un numero maggiore di giorni rispetto al raffreddamento.

Metodo 6: Fermentazione

Questo metodo è uno dei miei preferiti, con il termine fermentazione si vuole intendere una catena di reazioni chimiche grazie all’azione di lieviti, batteri ed enzimi generalmente contenuti nei tessuti degli animali in mancanza di ossigeno.

Metodo 7: Sottovuoto

Anche questa tecnica è stata ampiamente utilizzata dai nostri nonni per preservare gli alimenti. Senza pensarci su, mi viene subito in mente la conservazione dei pomodori che faceva mia nonna.

La conservazione per sottovuoto consiste nell’aspirare l’ossigeno per ridurre l’azione di deterioramento che l’aria inevitabilmente produce sugli alimenti. Grazie a ciò, la conservazione degli alimenti viene moltiplicata per circa 5.

Idealmente, è accoppiato con disidratazione e/o congelamento. Questo per avere una conservazione ancora migliore preservando il più possibile i benefici del cibo e il suo gusto.

Conclusione

Questi 7 metodi di conservazione sono quelli più ampiamente utilizzati, in realtà ne esistono altri come ad esempio:

  • Salatura
  • Affumicatura
  • Sott’olio
  • Sott’aceto

Ma molto dipende da cosa abbiamo bisogno di conservare, sicuramente per la frutta e verdura il congelamento o il sottovuoto non sono tra le tecniche da poter utilizzare. Quindi in base al tipo di alimento che vuoi conservare, si po’ decidere quale sia il metodo migliore per preservarne il gusto e i valori nutrizionali.